Un nuovo mistero nel delitto di Garlasco: spunta la testimonianza relative alla casa della nonna di Chiara Poggi e alle luci.
Le conclusioni relative alla perizia sul DNA delle unghie di Chiara Poggi nel giallo del delitto di Garlasco hanno portato ad importanti novità e necessarie riflessioni sui ruoli di tutte le persone coinvolte, Andrea Sempio su tutti. Però, un’altra vicenda ha sollevato tanti dubbi e interrogativi in queste ore. A ‘Storie italiane’, infatti, ecco il mistero delle luci accese a casa della nonna della vittima la notte prima dell’omicidio quando, però, la villetta risultava essere disabitata.

Delitto di Garlasco: le luci a casa della nonna di Chiara Poggi
Un altro mistero sembra avvolgere il caso già di per sé molto controverso del delitto di Garlasco. Infatti, la notte prima dell’omicidio Chiara Poggi, le luci di casa della nonna della vittima erano accese. Fin qui nessun problema se non fosse che, almeno in teoria, la casa risultava disabitata perché la nonna della ragazza si trovava in ospedale.
Una situazione che sta sollevando, di nuovo, tanti interrogativi di cui ha provato ad occuparsi la trasmissione ‘Storie italiane’ che ha coinvolto alcuni testimoni.
La testimonianza la notte prima dell’omicidio
Stando alla testimonianza di una vicina di casa, le luci di casa della nonna di Chiara Poggi a Gropello Cairoli la sera prima dell’omicidio, nella notte tra il 12 e il 13 agosto 2007, erano accese. La casa, co e anticipatop, all’epoca era disabitata in quanto la nonna della vittima aveva avuto un incidente ed era in una struttura per la riabilitazione.
Una testimone è stata contattata dalla trasmissione e ha spiegato: “C’era la luce quella sera lì nella villetta, perché?”. E ancora: “Mio marito era un agricoltore e tornava alle 10 dalla cascina”, ha ricostruito la donna.
Stando alle parole di questa testimone pare che la villetta fosse spesso frequentata dal fratello di Chiara Poggi, che però quella sera era in montagna con i genitori. Le ricostruzioni della donna sarebbero state inoltre confermate da altri testimoni. In totale sarebbero tre le persone che affermano di aver visto la luce accesa la notte prima del delitto e che hanno confermato la presenza occasionale di Marco Poggi nella dimora. Allo stesso tempo, la testimone ha spiegato che le voci sulle luci accese in quella casa si sono sparse dopo l’uccisione della povera Chiara. Ad oggi non sembrano esserci indicazioni su chi effettivamente potesse essere entrato nell’abitazione.